Pagina:Balassa - L'arte di ferrare i cavalli senza far uso della forza.djvu/33

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sezione seconda 29

non aspettare che il cavallo stesso manifesti la sua indocilità, ma impedirne i disegni colle minacce, colla voce, coll’aspetto e cogli occhi; o col fargli dapprima lasciar libero il piede, o secondarlo altrimenti in modo opportuno. Gli occhi del cavallo sono lo specchio della sua anima, ed un indizio infallibile de’ suoi pensieri; e l’istruttore deve quindi regolarsi totalmente a seconda de’ cenni di essi. Per esempio, quando il cavallo mostra col mezzo degli occhi e dell’aspetto che l’ajutante tiene troppo lungamente il piede, egli deve tosto comandare di lasciarglielo in libertà; e quando il maniscalco coll’incastro non lavora abbastanza delicatamente, ed il cavallo lo dà a conoscere nel suo aspetto (V. Fig. 5), deve tosto farlo desistere, e far riabbassare il piede del cavallo.

§ 28.

Egli è quindi falso il sistema di voler tener alzato in tale posizione il piede del cavallo a forza, sebbene egli mostri di esserne sdegnato. Il dolore causato alle articolazioni ed alle giunture lo incita a trar calci, ed alla resistenza.

§ 29.

Chi crede in generale di poter vincere il cavallo col mezzo della forza fisica si troverà sempre, o spesso almeno, in errore con suo danno. Quando egli non è vinto con bontà, con destrezza o sagacità, venti uomini non sono in istato di soggiogare un cavallo, il quale sappia far uso de’ suoi mezzi di difesa; molto meno quindi un uomo solo può avventurarsi a lottare colla forza di questo animale, parti-