Pagina:Balassa - L'arte di ferrare i cavalli senza far uso della forza.djvu/47

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sezione seconda 43

vezzone. Oltre all’ajutante per rialzare i piedi, deve esservi presente un altro uomo, il quale rimane innanzi al cavallo, ritiene le redini, veglia a ciò che rimanga sempre perpendicolare su tutti e quattro i piedi e su di un terreno orizzontale, e lo sgrida finalmente quando si mostra indocile e ritroso.

§ 51.

Sebbene per un cavallo mansueto non sia necessario di alzargli i piedi procedendo secondo i tempi suindicati, tuttavia è duopo uniformarsi in complesso alle norme prescritte, onde non si voglia correr rischio di vedere col tempo il cavallo a ricadere nella indocilità.

§ 52.

Il maniscalco deve lavorare con tutta la delicatezza, e non tagliare dall’ugna molto in un tratto, come succede, per finir presto. Quanto più profondamente introduce l’incastro nell’ugna per ritagliarne grossi pezzi, tanto più l’ajutante deve tener stretto il pasturale, e tanto più deve generalmente impiegare maggior forza, onde poter resistere a quella del maniscalco; con che non di rado i cavalli vengono provocati alla più manifesta resistenza. I chiodi non devono essere battuti con colpi forti, e dopo che il ferro è assodato con due chiodi si concederà al cavallo di riabbassare il piede, e sempre successivamente per ogni chiodo conficcato.

§ 53.

Gli ajutanti senza nulla riflettere si regolano ordinariamente secondo la loro propria grandezza, in