tutti di sant’Antonio di Padova, e di quel fra
Giovanni da Vicenza, O’ Connello del medio evo, che dicesi adunasse
una volta presso a Verona le centinaia di migliaia di uditori [1233].
Ma tutto ciò durò poco. Ché del 1234, fosse o no ad istigazione del
papa e de’ guelfi, sollevossi primo in Germania Arrigo figliuolo
dell’imperatore; e questi v’accorse, e, senza combattere, lo prese e
mandò prigione in Puglia, dove poscia morí. E risollevatasi la lega
lombarda e guelfa, e non bastando contra essa Ezzelino III, capo de’
ghibellini, ridiscese Federigo [1236] per Verona, e prese Vicenza,
mentre Ezzelino prendeva Padova; e risalí quindi a Germania. Ridiscese
per la terza volta [1237] piú forte, e diede allora a Cortenuova una
gran rotta a’ milanesi. Né perciò osò assalir Milano. Assediò sí
Brescia parecchi mesi, ma invano [1238]; ed ebbe a satisfarsi di
correr Lombardia e Piemonte, riaccostando a sé le cittá men forti o
men costanti, e lo stesso marchese d’Este. Allora Gregorio IX
scomunicava Federigo [1239]; e quando questi scese a Toscana e
minacciò Roma, ei predicò contra lui una crociata [1240]. Convocato
quindi un concilio a Roma, ed essendosi i prelati francesi imbarcati
in Genova che era oramai tutta guelfa, Pisa, che era sempre tutta
ghibellina, armò all’incontro una gran flotta; e ne seguí [3 maggio
1241] una gran battaglia navale alla Meloria, dove Genova fu rotta, ed
onde saliron Pisa e i ghibellini piú che mai al primato di Toscana.
Dicesi ne morisse di dolore il terribil papa Gregorio, e vacò poi la
sede da due anni. — Finalmente, a mezzo il 1243, fu eletto Innocenzo
IV, che da cardinale era stato amico a Federigo, e gli fu papa nemico
peggio che i predecessori. Stretto da’ ghibellini di Roma e d’intorno,
fuggí a Genova patria sua [1244], e quindi a Lione in Francia [1245].
Ed ivi adunò un gran concilio a provvedere ai pericoli della
cristianitá nuovamente spogliata di Gerusalemme, ed assalita in
Polonia ed Ungheria dall’invasione dei mogolli successori di Gengis
khan. Ma allor si vide a che servisse quel vantato ordinamento della
cristianitá sotto a’ suoi due capi temporale e spirituale. I due capi
eran divisi, e si divisero tanto piú dopo il concilio, che scomunicò
pur esso Federigo. Il papa lo depose; molte cittá