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delle preponderanze straniere |
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lor sudditanza accresciuta d’una
nuova supremazia; non insolito né indegno fine di tali appelli. Ma
durò poco quel cattivo accordo; risollevaronsi i còrsi fin dal 1734,
ed ordinaronsi nel 1735 piú che mai in istato indipendente sotto a
tre capi, Giaccaldi, Giafferi e Giacinto Paoli. — Tra gli Estensi
non fu novitá se non nell’anno 1737, che morí il duca Rinaldo e
successegli Francesco III. — In Roma, a Clemente XI [Albani], lungamente
pontificante fin dal 1700, succedettero Innocenzo XIII [Conti, 1721],
Benedetto XIII [Orsini, 1724] e Clemente XII [Corsini, 1730]; e tutti
regnarono tranquilli e virtuosi. — Agitatissimi, all’incontro, furono
in questo tempo il governo degli ultimi Medici e Farnesi in Toscana
e Parma, per li patti fatti, come dicemmo, nel 1720 dalle potenze
straniere per quelle successioni. Non consultati, non consenzienti,
protestarono e negoziarono a lungo in tutta Europa, inutilmente.
In Toscana morí [31 ottobre 1723] Cosimo III Medici e successegli
suo figliuolo Gian Gastone, vecchio giá di cinquantadue anni, senza
figliuoli, e principe coltissimo, ma perdutissimo di costumi.
Resistette gran tempo alla successione dell’infante don Carlo; vi
s’arrese finalmente per trattato dei 25 luglio 1731, protestò contro
segretamente, pretese (un po’ tardi) restituir la libertá fiorentina,
ricevette guarnigioni straniere, e finalmente l’infante, l’erede stesso
[dicembre 1731]. — In Parma, morto il duca Francesco addí 26 febbraio
1727, succedettegli il fratello Antonio vecchio di cinquantasette anni,
il quale protestò pur egli contro alla successione impostagli, e prese
moglie l’anno appresso ma non ebbe figliuoli, e morí al 10 gennaio
1731. Quindi gl’imperiali preser possesso del ducato, e lo diedero
secondo i trattati all’infante don Carlo, che vi venne in ottobre
1732. — Ma questo fu il secolo delle successioni contrastate; e se alle
piccole de’ principati italiani bastò la diplomazia, alle piú grosse
furono necessarie le guerre. Aprissi quella del regno di Polonia per
la morte di Federigo Augusto di Sassonia, succeduta addí 1 febbraio
1733. Ognuno sa che presso a quella nazione valorosa, ma pur troppo
impolitica, e perciò da gran tempo infelice, le successioni regie
si facevano nella impolitica forma delle elezioni. Due