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132 libro settimo

assoluto, perché ivi il re è la legge viva, lo Stato; ma forse anche piú in uno costituito ad assemblee deliberative, perché ivi il re è guarentito irresponsabile, incolpevole, dalla legge. E quindi, senza dubbio, gran delitto era stato giá nel secolo addietro il giudicio e la morte di Carlo I d’Inghilterra. Ma Carlo I non era buono e virtuoso principe come Luigi XVI; ma Luigi XVI era non solamente principe buono, ma liberale, e solo liberale de’ tempi suoi; ondeché la morte di lui fu insieme delitto di lesa maestá, lesa sovranitá, lesa nazionalitá, lesa liberalitá, lesi progressi, lesa civiltá; la morte di lui ritardò, chi sa di quanto tempo, i progressi di tutte le altre nazioni cristiane; la morte di lui fece e fa scusabili le paure, se sono queste scusabili mai, di tutti i principi d’allora in poi. — E quindi non solamente scusabile ma lodevole, a parer mio, fu il sollevarsi e confederarsi di tutta Europa, prime Austria e Prussia a Pilnitz [27 agosto 1791], poi via via il resto di Germania e Russia, Svezia, Inghilterra, Olanda, Spagna, Portogallo e pur troppo non tutta Italia, contro a quella rivoluzione diventata antiliberale e anticivile. Ed anche qui so di oppormi a molti, i quali giudicando da’ tempi presenti, da rivoluzioni minori e tutto diverse, sentenziano non dover gli stranieri, né per diritto, né per prudenza, frammettersi alle volontá di niuna nazione. Ma lá non era, non dovea, non potea supporsi volontá cosí anticivile in una nazione civile; oltreché, forse la civiltá e la libertá de’ popoli non iscapiterebbero nemmeno adesso o mai, se si venisse al principio di non soffrire nella cristianitá niuno evidente e scandaloso delitto, venga di giú o di su, di lesa civiltá o cristianitá. Del resto, chiunque esaminerá (come si fará poi senza dubbio) attentamente i fatti di que’ tempi, vedrá che le aggressioni vennero allora per lo piú da’ rivoluzionari francesi, assalenti tutti i principi europei come illegittimi o tiranni, tutti gli Stati come illegittimamente costituiti finché non fossero liberi, cioè sconvolti, a modo di Francia. — Se niuni poi, certo erano i principi e i popoli italiani in diritto, in dovere di difendersi da tali assalti; aggiugnevasi, ad essi deboli e vicini, il pericolo sommo che ne veniva a lor indipendenza nazionale. Eppure, vergogna italiana