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nota 241


Mille volte parve all’autore, durante cosí lunga incubazione, d’aver trovata la sua strada; e con gioia si poneva a tavolino,



    Ricotti: il terzo tema, quantunque il B., per renderne piú agevole lo svolgimento, pubblicasse una sua traduzione delle Vicende della costituzione delle cittá lombarde di E. Leo (Torino, 1836), facesse tradurre l’operetta di C. F. Eichorn, Dell’origine della costituzione delle cittá in Germania (Torino, 1838) e desse alla luce alcuni suoi Appunti per la storia delle cittá italiane fino all’istituzione dei comuni (Torino, 1838), non trovò alcun ardimentoso, che volesse affrontarlo. Ciò forse disanimò il B. dal proporre altri temi, ché altri ne aveva pronti, come mostrano 15 pp. di Cenni di argomenti di storia italiana, dedicate per l’appunto a 5 temi da proporre all’Accademia. Circa lavori personali del B., egli, oltre qualche trattazione d’indole monografica, ora compiuta (p. e. la lezione Dei titoli e della potenza dei conti, duchi e marchesi dell’Italia settentrionale, e in particolare dei conti di Torino, inserita nelle Memorie della R. Accademia di Torino del 1833; una memoria sugli Sforza, che è del 1834; una Notice sur l’histoire et les historiens de la monarchie de la maison de Savoie, scritta nel 1835), ora frammentaria (frammenti di studi sui longobardi e le loro leggi, 1834; lettera al Cantú, Della virtú italiana nel secolo XII, 1836, ecc. ecc.), abbozzava, a dir poco, una dozzina di volte il futuro Sommario: — 1) Prime lezioni di storia d’Italia a’ miei figliuoli (1832?). Furono scritte sole 3 pagine. — 2) Discorsi e studi sulla storia d’Italia (1833). Si riattaccano forse ai due discorsi del 1824. Ma il B. non scrisse se non delle genti barbare che stanziarono in Italia. — 3) Storia d’Italia compendiata (1834). Sono scritti soltanto 3 fogli. — 4) Della storia d’Italia (1834). Avrebbe dovuto trattare in 36 capi, con una prefazione, un’introduzione e una conclusione, gli anni 476-1830. Furono scritti soltanto la prefazione, l’introduzione e il primo capitolo: I teutoni. — 5) Études sur l’histoire d’Italie (1834). Furono scritte sole 9 pp. — 6) Études sur l’hist. d’It. (1835). Concepito in 4 libri e 28 capi, il lavoro avrebbe dovuto trattare gli anni 476-1789. Furono scritti i primi 4 capp. (1. Les historiens d’Italie, 2. Les romains en 476, 3. Les germains, 4. Odoacre), e cominciato il quinto (Les goths). — 7) Storia d’Italia compendiata (1836). Cominciata due volte. Scritte pp. 56. — 8) Storia d’Italia durante il regnare dei Franconi (1836 o 1837). Scritta la sola prefazione. — 9) Sulla storia d’Italia, lettere agli studiosi di tale storia (1836 o 1837). Abbozzata soltanto la ripartizione della materia (anni 476-1489) in 25 lettere. — 10) Discorsi su vari punti di storia italiana (1836 o 1837). Soltanto l’indice di alcuni. — 11) Un secolo della storia d’Italia, a. 1073-1183 (1836 o 1837). Soltanto l’indice e l’introduzione, relativa agli anni 774-1073. — 12) Vita di Gregorio VII (1836 o 1837). È condotta fino al 1081. — 13) Della storia d’Italia, oppure Introduzione allo studio della storia moderna d’Italia, discorsi (1838). Concepita in dodici discorsi, oltre due discorsi preliminari (di prefazione e introduzione) e una conclusione, avrebbe dovuto trattare gli anni 474-1814. Furono scritti i discorsi preliminari e il discorso I (Odoacre), il II (greci e longobardi) e parte del III (Carolingi). All’opera sarebbe dovuto seguire una Geografia della storia moderna d’Italia, della quale fu stesa una parte del testo e una parte dell’indice. — 14) Storia d’It. per le persone non colte. Appena abbozzata. — Un quarto periodo (1840-1841) fu dedicato dal B. agli Studi o Pensieri sulla storia d’Italia, divisi in tre libri, l’uno dedicato alla storia politica, l’altro a quella letteraria, la terza a quella morale. Senza di essi, egli forse non avrebbe potuto mai scrivere il Sommario. «S’io avessi — egli dice nella prefazione — anni e forze da compiere gli 11 o 12 voll.

Balbo - ii. 16