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delle preponderanze straniere |
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Francia e in quel popolo britannico, dov’oggi ancora
ella ritarda l’unione dell’imperio. All’Italia poi ella fu origine d’un
male nuovo allora, e forse non cessato. Dalla Riforma, dal bisogno, e
diciam pure dal dover de’ papi di rivolgersi contro essa in Germania,
incominciò quel loro accostarsi agli imperatori, che fu cosí contrario
a tutte le tradizioni, che senza tale scusa sarebbe stato contrario
alla natura stessa del papato. — E ciò si vide forse fin da questi primi
anni della Riforma, ultimi di Leone X. Perciocché, morto Massimiliano
[19 gennaio 1519] ed elettogli a successore Carlo figlio di suo figlio,
giá re di Castiglia e delle Indie, d’Aragona e delle Due Sicilie,
signor di Borgogna e de’ Paesi bassi, sorse in breve gelosia, contesa
e guerra tra lui e Francesco I di Francia, competitore di lui per
l’imperio. Era naturale, era tradizionale, che il papa s’opponesse alla
potenza imperiale, risalente col possesso unito delle Due Sicilie a
ciò che era stata sotto ai due Federighi Svevi, e minacciante salire,
come salí, piú su. Né Leon X o la coltissima curia romana erano uomini
da ignorare o trascurare tali memorie; e si accostarono dapprima a
Francesco I. Ma tra breve, fosse giá quella nuova necessità spirituale
della politica pontificia, fosse ambizione di Leone, che volesse
avere (per sé o per casa Medici) Parma e Piacenza tenute un tempo da
Giulio II ed or da Carlo V, il fatto sta che ei s’alleò con questo [8
maggio 1521]. Da quel dí, e salvo pochissime eccezioni furono sempre
imperiali, austriaci i papi, abbandonarono quella causa nazionale
che avea fatti grandi come principi e come pontefici Gregorio VII,
Alessandro III, i due Innocenzi III e IV principalmente, e tanti altri
tra essi. E molti buoni papi furono d’allora in poi certamente; ma1
nessuno che sia potuto dirsi grande politico, nemmeno dagli scrittori
tutto ecclesiastici. E Leon X incominciò subito la impolitica guerra.
Riuniti gli eserciti pontificio e spagnuolo sotto Prospero Colonna e
il marchese di Pescara,
- ↑ Nella edizione di novembre 1846 era qui quest’aggiunta, quest’eccezione: «(fino al giugno 1846)». Cosí ora nel 1850 la potess’io lasciare! cosí poi ripentirmi, e riporla a luogo suo!