Pagina:Bandello, Matteo – Le novelle, Vol. III, 1931 – BEIC 1973324.djvu/241

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repudio pretendeva. Ma il papa; non ritrovando il repudio giuridicamente fatto, non lo volle confermaTe; il perché il cardinale Eboracense venne in disgrazia del re e fu licenziato da la corte. Partito che fu di corte, il cardinale diminui la sua famiglia, tenendo picdolo numero di gente aP’po sé, ed ogni di piu si all eggeriva di servidori. Il re, ricordatosi del Cremonello che gia tanto gli sodisfaceva, lo fece domandare e gli disse: - · Cremonello, come tu vedi, il caTdinale s’è ritirato e non ha piu bisogno eli tanti servidori come teneva quando maneggiava le cose del mio regno, e tu ora sei scioperato, non avendo che negoziar pe r lui. Mi vuoi tu servire? - Signore - rispose egli, io ho servito il cardinale sempre fedeli.:;simam ente ed il medesi mo farò anco voi, se degnate volervi servi’!’ di me. Or sta bene - disse il - r e; - cosi vo’ che tu faccia , perciò che tale è la speranza che ho dei fatti tuoi. Con questo il re lo fece suo principal segretario, prevalendosi di lui nei piu importanti bisogni che occorrevano, nei quali egli si bene si diportò che il re gli diede in guardia il suo suggello privato, di maniera che pochi nel Tegno erano che appo il re quello potessero che poteva il Cremonello, perché al parer del re egli valeva tutti quelli che in corte erano. Ora perciò che non pareva a quella ceca de la Fortuna aver fatto assai d’ ave’!’ levato dal basso de la terra il Cremonello e levatoi o in alto a tanta grandezza, volle anco alzarlo molto piu e fece che il re lo creò contestabile del regno) degnita suprema ed a la quale nessun’alt ra dopo il re s’agguaglia. Fatto che fu contestabile, il re tutto il governo del regno in mano gli diede, di modo che il Cremonello venne in tanta altezza che era cosa incredibile. Cresciuto ch’ egli fu a tanta grandezza, si scoperse nemico a spada tratta di tutta quanta la nobilta de l’ isola, ed · ove poteva a qualche gentiluomo nuocere, non mancava, e se il re alcuno ne pigliava in odio, egli aggiungeva stipa al fuoco. In quei di il re si deliberò , vivendo ancora Caterina di Spagna sua moglie, prenderne per ogni modo un’altra, e non possendo per via alcuna impetrar la dispensa dal papa, si dispensò da se stesso. Onde nacquero disordini infiniti in quel reame e del tutto si smembrò da la catolica santa madre Chiesa romana, di