Pagina:Bandello, Matteo – Le novelle, Vol. III, 1931 – BEIC 1973324.djvu/311

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NOVELLA XXXVII dato luogo? voi a le fiamme nocive de l’amore avete aperto il petto e permettete che l’ossa e le midolle a poco a poco vi consumino? Ma dove è, signor mio, l’altezza del vostro si chiaro, sottile e vertuoso ingegno ? ov’ è la cortesia, la magnanimita, con tante altre vostre doti che, aggiunte al valor vostro, ai nemici formidabile e spaventevole, agli amici amabile e ai soggetti riguardevole vi rendevano? Ciò poi che mi diceste ultimamente di voler fare se mia figliuola non vi compiace, non di•rò io gia mai che sia un atto di valoroso e vero re, ma ben potrò liberamente affermare esser vilta d’un pusillanime e libidinoso uomo e atto di pessimo e crudelissimo tiranno. Ahi, sir·e, tagliavi Dio simil pensier di capo, perciò che come voi cominciarete per vano appetito di libidine sforzar le donne dei sudditi vostri , questa isola non sara piu regno , ma si potra veritevolmente chiamare un fiero bosco di !adroni e assassini; ché dove non è giustizia, che cosa bella o buona si potra dire che ci sia? Se voi potete con lusinghe, con promesse e con doni persuader a mia figliuola che pieghevole ai vostri appetiti si renda, io di lei mi potrò ben dolere come di giovine poco continente e non ricordev ole de l’onesta dei suoi maggiori; ma di voi non saperò altro ch e dire se non che fatto avete come communement e gli uomini f anno, i quali tante donne cercano d’aver al piacer loro quante ponno, ond ’ella restera con vergogna, che per l’ordinario a si mil impudiche donne rimane. Ora che poi mi dichiate che una donna abbia tanto imperio sovra voi quanto mi dite che Aelips v’ha, io creder non lo posso; ma son parole che ogni amante costuma dire per mostrar che ferventemente ama. Ma pensate un poco come questo sia convenevole : egli è pur fuor d’ogni convenevolezza e ragione che chi deve esser suddito sia superiore, ed ubidisca chi deve comandare. Questa, sire, è la costanza, questa è la fortezza, questo è il valor de l’animo e la sicurezza che i popoli d’ Inghilte rr a da voi asp ettar ponna, e viver con la mente riposata d’aver un valoroso e magnanimo re? Io dubito assai che la prudenza, la giustizia, la liberalita, l’umana e si cortese cortesia, l’ antivedere i futuri casi e provedergli , e quella indefessa e co ntino-va sollecitudine, M . BANDELLO, N ovelle - ur. 20