Pagina:Bandello, Matteo – Le novelle, Vol. III, 1931 – BEIC 1973324.djvu/394

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PARTE .SECONDA attendeva la venuta di quello con gli altri invitati a l·e funebri nozze. Ora approssimandosi l’o r a che Camillo deveva arrivar in casa, cominciò Cinzia sentir per tutte le membra un gelato freddo, con certe passioni di core, che pareva le volesse venir quel tremante freddo de la febre quartana. Come poi . ella senti _ che gl’ invitati salirono le scale, o fu la forte e grande imaginazione de la propinqua morte, o fu la venuta de l ’ amante che era vicino ad entrar in camera, o che che se ne fosse cagione, s·e le sparse a dosso un sudar freddissimo come ghiaccio e cominciò a tremare, né piu né meno come se di gennaio ella fosse stata nuda in mezzo un cortile e che gelate nevi a dosso le nevicassero; e tuttavia le par·eva che il core nel petto se l’aprisse, sofferendo certi svenimenti troppo fieri. Entrarono i compagni in camera e in letto videro Cinzia tremante e piena di sudore, e la salutarono, domandandole come si sentiva. Ella con bassa voce rispose che stava come a Dio ed a Camillo piaceva. Camillo alora I.e disse : - Queste sono ciancie per le quali noi non siamo qui. Ma ci siamo venuti per intender ciò che tu hai scritto di volerei dire. Dirollo - soggiunse ella - quando ci sarete tutti ed io qui non veggio Delio né Giulie, il quale, ostinato, a patto nessuno non voleva entra·r piu in casa di Cin7.ia. Ora Camíllo; perché la casa di Giulio era vicina, scrisse una cedula a Delio che per via del mondo non lasciasse che non conducesse Giulio, assicurandolo che intenderebbe cosa di sua grandissima contentezza. Fece tanto Delio che ve lo menò. Cosi essendo tutti gli invitati in camera ridutti, dopo che tutti a torno al letto furono assisi, aspettando ciò che la giovane volesse lor dire, si fece silenzio. Ella, come gia s’ è detto, che prima aveva delibe-rato morire. che perder l’amante, innanzi che con fatti fortissimamente mandasse in essecuzione il fiero proposto de l’animo suo , volle a la pres enza di quegli amici che quivi erano ragunati vedere se Camillo voleva distorsi da quella sospizione che aveva di lei e di Giulio e perseverar seco come prima, e facendolo, restar in vita ; quando che non, non rimossa punto dal suo fierissimo proponimento, bere il preparato veleno e sugli occhi del suo tanto amato Camillo andaT a l’altra vita, non le parendo