Pagina:Bandello, Matteo – Le novelle, Vol. III, 1931 – BEIC 1973324.djvu/459

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fece in Turino, trovò che ci erano molte carra per entrar dentro, le quali impedivano ed occupavano il camino de l’entrata e uscita a chi era a cavallo. La duchessa, che ·era su una bellissima canetta per uscire e andar a diporto fuori de la citta, ché era di state dopo cena, fu astretta a· fermarsi quivi dentro, fin che le carra fossero entrate. La peregrina con la sua compagnia, per esser a pi-edi , entrò di leggero, e fatta certa quella che in carretta aspettava ess·er la duchessa cotanto celebrata, se le po se per iscontro, essendo essa duchessa su la porta de la carretta. Quivi cominciò la peregrina molto intenta e fisamente a contemplar la bella duchessa e ben considerarla di parte in parte con giudizioso occhio, e parendole in effetto la piu bella e vaga donna che mai veduta avesse, giudicò la fama esser assai minore del vero e che tanta belta e grazia quanta in quella vedeva, piu tosto si poteva ammirare che altrui dire. Onde quasi fu or di se stessa rapita, disse assai alto in lingua spagnuola: O signore Dio, questa è pure la piu bella ed aggraziata donna che veder si possa. E che figliuoli farebbe ella, se mio fratello si congiungesse con lei ! Certamente angeli ne nascerebbero. Era in qu ei tempi don Giovanni uno dei piu belli cavalieri che si trovassero. La duchessa che benissimo intese il parlar spagnu olo, che apparato av·eva fin o da che era in Inghilterra, chiamato un suo staffiero , gli ordinò ch e come da diporto ritornava, egli, osservando dove quella pe r egrin a spagnuola albergasse, la conducesse poi al castello; il che fu diligentemente essequito. Mentre la duchessa s’andò dietro a le rive del Po diportandosi , mai non puoté rivolger l’animo a cosa veruna se non a le parole de la peregrina, e mille e mille pen si eri sovra quelle fa cendo, mai non si seppe al vero apporre. Ritornata adunque in castello, trovò la peregrina che per co mmissi one de lo staffiero l’attendeva, e seco ·era la sua co mpagnia. Com inciò la du ch essa, tirata a parte la pe regrina, a domandarle di qual provincia era di Spagna, di qual legnaggio e do ve andava. Ella al tutto saggiamente rispose, e la cagione perché andava in peregrinaggio a Roma a la duchessa scoperse. Intendendo la duchessa la nobilta de la peregrina, seco si scusò di non averla prima piu onorata di