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Pagina:Bandello - Le Novelle, vol. 2, 1928 - BEIC 1972415.djvu/384

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ed altresí ché con questo mezzo si persuadeva poter pacificare insieme i Capelletti e i Montecchi ed acquistarsi di piú in piú la grazia del signor Bartolomeo, che infinitamente desiderava che queste due casate facessero pace per levar tutti i tumulti de la sua cittá. Aspettavano i dui amanti l’occasione del confessarsi per dar effetto a quanto avevano ordinato. Venne il tempo de la quadragesima, e per piú sicurezza dei casi suoi Giulietta si deliberò fidarsi d’una sua vecchia che seco in camera dormiva, e pigliata l’oportunitá, tutta l’ istoria del suo amore a la buona vecchia scoperse. E quantunque la vecchia assai la sgridasse e dissuadesse da cotal impresa, nondimeno nessuno profitto facendo, condescese al voler di Giulietta, la quale tanto seppe dire che indusse quella a portar una lettera a Romeo. L’amante veduto quanto gli era scritto, si ritrovò il piú lieto uomo del mondo, perciò che quella gli scriveva che a le cinque ore de la notte egli venisse a parlar a la finestra per isccntro il casale e portasse seco una scala di corda. Aveva Romeo un suo fidatissimo servidore del quale in cose di molta importanza piú volte s’era fidato e trovatolo sempre presto e leale. A costui, dettoli ciò che far intendeva, diede la cura di trovar la scala di corda, e messo ordine al tutto, a l’ora determinata se n’andò con Pietro — ché cosi il servidore aveva nome — al luogo ove trovò Giulietta che l’aspettava. La quale come il conobbe, mandò giú lo spago che apprestato aveva e su tirò la scala a quello attaccata, e con 1 l’aita de la vecchia che seco era, la scala a la ferrata fermamente accomandata, attendeva la salita de l’amante. Egli su arditamente sali e Pietro dentro al casale si ricoverò. Salito Romeo su la finestra che la ferrata aveva molto spessa e forte di modo ch’una mano difficilmente passar vi poteva, si mise a parlar con Giulietta. E date e ricevute l’amorose salutazioni, cosi Giulietta al suo amante disse: — Signor mio a me vie piú caro che la luce degli occhi miei, io vi ci ho fatto venire perciò che con mia madre ho posto ordine andarmi a confessare venerdí prossimo che viene ne l’ora de la predicazione. Avvisatene fra Lorenzo, ché proveda del tutto. — Romeo disse che giá il frate era avvertito e disposto di far quanto