Pagina:Bandello - Novelle, Laterza 1910, I.djvu/106

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novella vii 103

figliuolo di Adacquero forestario. Era Baldoino uomo molto vertuoso, bello e de la persona valente quanto altro cortegiano che in quella corte regale dimorasse, e al re e a tutti i cortegiani caro. Questo dimorando assiduamente ne la corte, volle la sua buona fortuna, che cominciava a favorirlo per levarlo in alto, che s’innamorasse de la figliuola del re sí fieramente, che ad altro dí e notte non pensava che ad acquistar l’amor di lei. Onde non potendo o non sapendo senza la dolce ed amata vista di quella vivere, di tal maniera si governò e sí ben seppe egli fare i casi suoi, che ella altresì, la quale Giudit aveva nome, cominciò aprir il petto a le fiamme amorose e ad amar lui fuor d’ogni convenevolezza. Del che egli, che non teneva la mente e gli occhi ne le calze, essendosi accorto, si tenne il più aventuroso e fortunato amante del mondo, e tutto si diede ad armeggiare, bagordare e far tutte quelle cose che a conservare e ad accrescere l’amore di lei stimava esser buone. Ogni volta poi che egli seco parlava, che era assai sovente per la molta pratica e domestichezza che in quei paesi s’usa, egli a se stesso punto non mancava, ma con quei meglior modi e pií accomodate parole che sapeva si sforzava farle noto quanto per amor de le sue rare bellezze e saggi costumi ardesse. Ella punto schifevole non si mostrando, l’assicurava che non meno di lui era de le fiamme amorose arsa e disfatta, e che altro non desiderava che di ritrovar convenevol modo che insieme esser potessero. Essendo l’amore de la sorte che udite, venne nuova al re come Adacquero forestario, padre di Baldoino, era morto. Del che Baldoino ebbe grandissimo dolore e stava molto di mala voglia. Ora convenendo al re mandar uno in Fiandra al governo di quelle contrade, dopo l’aver tutti i modi e i costumi dei suoi baroni e cortegiani tra sé considerati, gli cadde ne l’animo che nessuno ve ne fosse che meglio potesse cotal governo amministrare che Baldoino, e tanto più in questa sua openione si confermava, quanto che sapeva il padre di lui esser stato sommamente dai fiamenghi amato e riverito, di modo che teneva la memoria del padre dever essere al figliuolo di grandissimo profitto. Fatto questo proponimento e communicatolo