Pagina:Bandello - Novelle, Laterza 1910, II.djvu/21

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18 parte prima

al suo Livio. La fante veggendo questo, senza sapersi consigliare, cominciò a gridare e mandare i gridi fin a le stelle. Il che sentendo Claudio, si levò di letto, e trovato quello spettacolo e conosciuto Livio, non volendo udir ciò che la fante gli dicesse, a quella diede tre pugnalate e lasciolla per morta. Divolgato il caso la matina, Ramiro Catalano, che per Cesare Borgia governava Cesena, fece essaminar la fante che ancora non era morta, e inteso il caso ebbe modo d’aver Claudio ne le mani, al quale, essendo morta fra dui di la fante, fece ne la cittadella di Cesena tagliar la testa. E i dui sfortunati amanti furono con generai pianto di tutta Cesena sepelliti ne la chiesa dei frati minori.