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PARTE SECONDA
Avvenne del mese di novembre che essendo fuor di Milano un
giovine nostro gentiluomo con un altro gentiluomo suo amico,
ed alloggiando vicini al prete due picciole miglia e quivi di¬
portandosi con la caccia, intesero de l’avarizia del prete e de le
grasse provigioni che di continovo in casa teneva, e come tra
l'altre cose egli aveva allevato un castrone che era divenuto
grassissimo e lo serbava ad ammazzarlo a le feste di natale,
a ciò che meglio per i freddi conservar lo potesse. Questo in¬
tendendo, il nostro giovine deliberò far rubar il castrone al prete
e farlo mangiare in un pasto ai buoni compagni. Fatta questa
deliberazione, chiamò dui dei suoi famigli che averebbero fatta la
salsa al gran diavolo e diede loro l’ordine di quanto egli voleva
che facessero. I dui servidori dissero che farebbero il tutto, dei
quali l’uno si chiamava Mangiavillano e l'altro Malvicino e su
le guerre erano stati perfetti saccomanni. Poi che i dui famigli
ebbero la commissione, cominciarono a divisar tra loro del modo
che devevano tenere ad involar il castrone a ciò che la cosa
riuscisse senza strepito. Alora disse Malvicino : — Compagno, se
noi sappiamo fare, siamo i più avventurosi uomini del mondo.
Io mi ricordo che ieri quando pigliammo la lepre che tante
volte ci ha fatto correre, che me n’andai a la cascina di Giaco-
minaccio Oca e vidi sovra una tezza de le noci assai che ancora
non le hanno ridutte in casa. AI corpo del pissasangue, io voglio
che l’andiamo a beccar su, e faremo una' brava agliata, ché il
castrone senza agliata non vai un pattacco. — Tu dici il vero, al
corpo del vermocan — rispose Mangiavillano. — Facciamo adun¬
que cosi come io ti diviserò. Io su le quattro o tra le quattro
e cinque ore di notte me n’anderò a la casa del messere ed en¬
trerò senza difficultà dove egli tiene il castrone, e a la prima
gli metterò una musaruola che saperò fare a proposito a ciò che
non gridi, e poi me lo metterò in spalla. Tu in quel tempo me¬
desimo anderai a pigliar le noci, ed oltra le noci guarda, se la ti
venisse destra, che tu potessi pigliare due o tre oche, ché sai
che barba Giacomaccio le ha sempre belle e grasse. — Potta de la
moria ! — disse Malvicino — questo sarebbe un bel tratto se io lo
potessi fare. Ma tu sai bene che l'oche hanno il diavolo a dosso,