Pagina:Bandello - Novelle, Laterza 1910, II.djvu/388

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NOVELLA IX 385 del suo matrimonio già fatte aveva; e determinata la precisa notte ch’insieme esser devevano, Romeo prese le sue arme, del convento con aita di fra Lorenzo usci ed accompagnato dal suo fidatissimo Pietro, a la moglie si condusse. Entrato nel giardino fu da Giulietta con infinite lagrime raccolto. Stettero buona pezza tutti dui senza poter formar parola, bevendo, insie- raemente basciandosi, l’un de l'altro le stillanti lagrime che in abbondanza grandissima distillavano. Poi condolendosi che si tosto divider si devessero, altro non sapevano fare che lagrimare e lamentarsi de la contraria fortuna ai lor amori, ed abbracciandosi e basciandosi insieme, più volte amorosamente insieme presero piacere. Appropinquandosi poi l’ora del partire, Giulietta con quelle preghiere che puoté le maggiori supplicò il marito che seco condur la volesse. — Io — diceva ella, — caro il inio signore, mi raccorcerò la lunga chioma e vestirommi da ragazzo, ed ovunque più .vi piacerà andare, sempre ne verrò vosco ed amorevolmente vi servirò. E qual più fidato servidore di me potreste voi avere? Deh, caro il mio marito, fatemi questa grazia e lasciatemi correr una medesima fortuna con voi, a ciò che quello che sarà di voi sia di me. — Romeo quanto più poteva con dolcissime parole la confortava e si sforzava consolarla, assicurandola che portava ferma openione che in breve il suo bando saria rivocato, perciò che di già il prencipe n’aveva data alcuna speranza a suo padre; e che quando condurla seco volesse, non in abito di paggio la menarebbe, ma come sua moglie e signora vorrebbe che onoratamente e da sua pari accompagnata andasse. L’affermava poi che il bando più d’un anno non dureria, perché se in questo mezzo la pace tra i parenti loro non si faceva amicabilmente, che il signore vi metterla poi la mano ed a mal grado di chi non volesse gli faria pacificare. Avvenisse poi ciò che si volesse, che veggendo le cose andar in lungo, egli prendería altro partito, essendogli impossibile che senza lei lungo tempo vivesse. Diedero poi ordine di darsi nuova con lettere. Molte cose disse Romeo a sua moglie per lasciarla consolata, ma la sconsolata giovane altro non faceva che piangere. A la fine cominciando l’aurora a voler M. Bandello, Novelle. 25