Pagina:Bandello - Novelle, Laterza 1911, III.djvu/442

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NOVELLA XLII 439 di quello che si diceva. La cosa per tutto Medimborgo si divolgò, e come la figliuola d’Antonio Velzo era gravida si diceva in ogni cantone. Ed ancora che in quelle contrade sia tanta domestichezza quanta v’ ho narrato, accade di rado scandalo, e se una figlia da marito si truova gravida, ella resta infame e, per ricca che sia, con grandissima difficultà trova marito del grado che trovato averebbe se ella fosse stata pudica, tanto è l’onestà in prezzo appo tutte quelle genti. Ora intendendo questo, Pietro ne ebbe un piacere indicibile, parendogli il suo avviso riuscire al desiderato fine e che questa era la strada d’aver la sua innamorata per moglie, la quale egli amava più che mai. Venuta l’ora del partorire, partorì Maria un bellissimo figliuolino e per tutta la terra si seppe; di che Pietro non si puoté contenere che non ne dimostrasse meravigliosa contentezza. Il che fu reputato che egli facesse per aver piacere del vituperio del suo nemico, ma egli aveva altro in animo. Aveva di già la madre di Maria accordata una nutrice, a la quale aveva promesso un ducato il mese, e a quella diede il nipote a nodrire, pregandola molto caramente che n’avesse buona cura. E cosi la nutrice portò il bambino in una villetta vicina a Medimborgo un picciolo miglio, perché Antonio non volle che in casa sua fosse allevato. Il che sapendo Pietro, che aveva le spie per saper ciò che si farebbe del nasciuto figliuolo, andò a trovar, un di di quella settimana che Maria aveva partorito, la nutrice e le disse: — Sorella mia, avvertisci bene a quello che io ti dico e guarda, per quanto ti è cara la vita, che tu a persona del mondo mai non manifesti cosa che io ti dica. Attendi diligentissimamente a questo figliuolo e non gli lasciar mancar cosa del mondo. Io ti darò ciascun mese dui ducati, e vederai come io ti saperò trattare, se tu ne hai buona cura. — Ed amorevolmente basciò il suo figliuolino più volte, e molto lieto ritornò in Medimborgo. Levata di parto, Maria più non era invitata a banchetti, né usciva fuor di casa già mai se non le feste a buonissima ora che andava a la chiesa, e udita la messa subito se ne tornava a casa, ove come una romitella viveva, privata de la compagnia di ciascuno, eccetto di quei di casa, ancor che il padre non volle che più innanzi ella gli andasse.