Pagina:Bandello - Novelle, Laterza 1911, IV.djvu/133

Da Wikisource.

>3° PARTE TERZA in un tratto fuori e quanto le gambe gli puoterono portare, dietro a quello che di sovra era rimaso e via smarrito fuggiva, se ne fuggirono. Veggendosi poi Pandolfo in libertà, quanto in cosi alta ventura si ritrovasse lieto, pensilo ciascuno. Egli usci del sepolcro e, presa una torchia di quelle che si accendeno quando il sacerdote leva il corpo di Cristo, rientrò dentro e volle veder la sua donna morta. Bramando poi sapere che cose fossero ne la cassa, ritrovò tutte l’anella e catene d’oro de la donna con assai buona somma di danari. Egli si pigliò il tutto e usci fuori, e con un palo che quivi era, avendo prima riserrata la cassa, ritornò la pietra sul buco come prima era, e de la chiesa e del convento dei frati per via de l’orto uscito, a casa se n’andò, ove molti di senza lasciarsi vedere stette, parendogli d’esser tuttavia sepellito. Io porto ben ferma openione che se egli poi s’innamorò di donna alcuna, che divenisse di maniera saggio che a simili rischi più non si lasciasse accogliere. Ché in vero non sono cose da usar troppe fiate, e si deve guardar ciascuno d’amar donne che più amino gli appetiti loro disordinati che la vita degli amanti.