Pagina:Bandello - Novelle, Laterza 1911, IV.djvu/40

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NOVELLA XLIX 37 NOVELLA XLIX Ciemenzia d'un lione verso una gìovanetta che gli levò un cane fuor degli unghioni senza ricever nocumento alcuno. Alessandro Farnese, cardinale di santa Chiesa e nipote di papa Paolo terzo che novellamente è passato a l’altra vita, mandò a donare questi anni passati a Ferdinando eletto re de’ romani, tra molte altre cose rare, alcuni lioni e tigri, i quali da esso re furono graziosamente accettati. Passarono in Alamagna con stupore, per esser bestie insolite di quel paese. Il re Ferrandino, poi che alquanti giorni ne la corte sua tenuti gli ebbe e saziati i paesani de la vista d'essi animali, si deliberò di fargli condurre in Boemia, né dando troppo indugio al suo pensiero, ordinò che condotti vi fossero. Onde per lo camino tutti i paesani correvano a lo insolito spettacolo, per veder quelle fere che mai vedute non avevano. Communemente tutte le cose nuove generano ammirazione e da tutti, o belle o brutte che siano, sono volentieri vedute; il perché erano astretti i conduttori quasi a forza, in ogni luogo per dove passavano, fermarsi, perciò che ciascuno aveva piacer grandissimo di veder quelle bestie. Pervennero a la fine in Boemia e, fermatisi in una città, concorreva tutto il popolo a gara a veder gli insoliti animali. Era in quella città una gentildonna, la quale avevasi allevato uno di questi cagnolini piccioli, assai bello e piacevole, il quale le era fuor di modo caro e quasi pel continovo se lo portava in braccio. Avvenne che una sua donzella, udita la fama di questi animali e veg- gendo ciascuno correr a vedergli, anco ella di brigata con altre persone vi corse. Aveva ella alora per sorte il cagnolino in braccio, il che veggendo, la madonna cominciò a garrirla e dirle che lasciasse il cane in casa, e che guai a lei se male gli interveniva. La giovanetta, accesa dal desio di veder quegli animali, se n’andò di lungo col cane in braccio. Come ella fu ove era un lione, o che piena d’ammirazione fosse e quasi fuor di sé o che che se ne fosse cagione, il cane le usci de le braccia e