Pagina:Bandello - Novelle, Laterza 1912, V.djvu/120

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IL BANDELLO

a l’illustrissima ed eccellentissima eroina

madama la signora

antonia bauzia

marchesa di Gonzaga

salute


A le onorate e sontuose nozze, che a Casalemaggiore, diocesi di Cremona e vostro castello, cosí magnificamente celebraste, quando che a la vertuosa signora Camilla vostra figliuola deste per marito il valoroso barone il signore marchese de la Tripalda; a quelle nozze, dico, degnò con una umanissima lettera essa signora Camilla, essendo io in Milano, invitarmi e menacciarmi fieramente se io non veniva. E per dare maggior autoritá a essa lettera, ci erano scritte cinque linee di mano vostra, commandandomi che io non mancassi di venire, perciò che nessuna mia iscusazione si sarebbe ascoltata. Era bene assai questa lettera a farmi volare per le poste, se io fosse allora stato gravissimamente inférmo!" Ma ecco che Gabriele staffieri una altra lettera mi diede, che mi scrissero li dui veramente veri eroi magnanimi vostri figliuoli, il signore Federico e il signor Pirro, li quali mi denonziavano la privazione de la grazia loro, a me a par de le pupille degli occhi miei e vie piú cara assai, se io subito non veniva. Da tanti si cari e si dolci commandamenti astretto, lasciato da canto ogni altra cura, di lungo a Casalemaggiore me ne venni. Che dirò io de le umane accoglienze e amorevoli carezze, che fatte da tutti voi mi furono, che certamente maggiori essere non potevano? Ma non è pur ora che io comincio conoscere e ¡sperimentare la magnanimitá, cortesia, liberalitá, amorevolezza e indicibile umanitá e le carezze di questa eccellentissima e eroica casa di Gonzaga,