Pagina:Bandello - Novelle. 2, 1853.djvu/257

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era, quasi non assembrava. Romeo con lettere la teneva visitata e confortata, dandole sempre speranza che in breve sarebbero insieme. La pregava anco caldamente a star allegra e trastullarsi e non si prender tanta malinconia, chè al tutto si prenderebbe il miglior modo che si potesse. Ma il tutto era indarno, perciò che ella non poteva senza Romeo pigliar a le sue pene rimedio alcuno. Pensò sua madre che la tristezza de la giovane fosse che, per esser state maritate alcune compagne di quella, ella altresì volesse marito. Cadutole questo pensiero in capo, lo comunicò al marito e gli disse: – Marito mio, questa nostra figliuola mena una tristissima vita, ed altro mai non fa che pianger e sospirare, e quanto più può fugge la conversazione di ciascuno. Io più volte l’ho dimandata la cagione di questa sua mala contentezza ed ho spiato da ogni banda per venirne in cognizione, e nulla ho potuto intender già mai. Ella mi risponde sempre d’un tenore, che non sa che cosa s’abbia; e tutti quei di casa si stringono ne le spalle nè sanno che se ne dire. Certo è che alcuna gran passione la tormenta, poi che così sensibilmente ella va come cera al fuoco consumandosi. E poi che mille cose tra me m’ho imaginate, una sola m’è venuta a la mente, per la quale io dubito forte che avendo vedute tutte le' 'sue compagne esser il carneval passato divenute spose e che di lei non si parli di darle marito, che quindi nasca questa sua tristezza. Ella a questa santa Eufemia che viene compirà i suoi diciotto anni; onde m’è paruto, marito mio, dirtene un motto, parendomi ch’oramai sia tempo che tu debbia procacciarle un buono ed onorato partito e non tenerla più senza marito, perchè cotesta non è mercadanzia da tener per casa. – Udito messer Antonio quanto la moglie detto gli aveva e non gli parendo fuor di proposito, così le rispose: – Moglie, poi che tu non hai potuto cavar altro de la malinconia de la nostra figliuola, e ti pare che se le debbi dar marito, io farò quelle pratiche che più al proposito mi parranno per trovarle marito condecente al grado de la casa nostra. Ma vedi tu fra questo mezzo spiare se ella talora fosse innamorata e da lei intender che marito più gli piaceria. – Madonna Giovanna disse di far tutto ciò che saperia, e non mancò di nuovo d’investigare e da la figliuola e dagli altri di casa quanto seppe e puotè; ma nulla mai intese. In questo tempo fu messo per le mani a messer Antonio il conte Paris di Lodrone, giovine di ventiquattro in venticinque anni, molto bello e ricco. E praticandosi questo buon partito con non poca speranza di buon fine, Messer Antonio lo disse a la moglie, ed ella parendole cosa buona e molto onorata, lo disse a la