Pagina:Bandello - Novelle. 3, 1853.djvu/96

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far si potevano, come intese il re al castello approssimarsi, subito gli andò incontra, avendo prima fatto aprire tutte le porte di quello. Ella era la più bella e leggiadra giovane di tutta l’isola, e quanto tutte l’altre donne di beltà sormontava, tanto anco era a ciascuna d’onestà e bellissimi costumi superiore. Come il re così bella la vide e sì riccamente abbigliata, accrescendo meravigliosamente gli ornamenti del capo e di tutta la persona le native bellezze de la donna, non gli parendo mai aver in vita sua veduta la più piacevole e bella cosa, incontinente di lei s’innamorò. Ella inchinatasi al suo re e volendogli con riverenza le mani basciare, egli non lo sofferse, anzi umanamente, a ciò che io amorosamente non dica, raccogliendola ne le braccia, quella basciò. Tutti quei baroni e signori che con altri gentiluomini erano col re, veduta sì incomparabil bellezza, restarono fuor di misura attoniti, e non donna mortale ma cosa divina pensarono di vedere. Ma più di tutti era il re d’estrema meraviglia pieno e non sapeva altrove rivoltar gli occhi, quando la donna che bella e soave parlatrice era, poi che ebbe fatta la riverenza al re, quello sommamente con accomodate parole ringraziò del soccorso che preparato aveva, dicendo che gli scocesi, come sentirono quello da Varoich esser partito, s’erano da l’assedio levati, non avendo avuto core d’aspettarlo. Ed insiememente de le cose alora occorse ragionando, entrarono dentro il castello con trionfo e festa. Mentre che il desinare s’apprestava, il re, che venuto era per veder le batterie fatte dagli scocesi, tanto si sentì da soverchio amor battuto ed aperta la via per gli occhi al core col folgorar dei begli occhi de la donna, che non trovava rimedio veruno da potersi riparare; anzi quanto più vi pensava tanto più la rovina si faceva maggiore, e d’ora in ora pareva che dai raggi di quei begli occhi si sentisse battere, nè altrove che a questo poteva rivolger l’animo. Egli s’era tutto solo appoggiato ad una finestra, a’ suoi amori pensando e cercando via di poter la benevoglienza de la donna acquistare. In questo ella che vide il re così solo e pensoso, riverentemente a lui accostatasi, gli disse: – Sire, perchè state voi' 'pensando tanto e in viso così malinconico vi mostrate? Egli è tempo che v’allegrate e che stiate in gioia e in festa, poi che senza romper lancia avete cacciati i vostri nemici, i quali si confessano vinti, poi che stati non sono osi d’aspettarvi. Sì che voi devete star di buona voglia ed allegrar con la lieta vista vostra i vostri soldati e tutto il popolo, che dal volto vostro dipende. E come potranno eglino rallegrarsi, veggendo che voi, che il capo loro sète, non gli mostrate