Pagina:Baracca. La carriera, le battaglie, le vittorie del grande aviatore raccontate nelle lettere alla madre.djvu/10

Da Wikisource.

rrutitcoet--srito— riia rt <Z£ZCTCE6EFzEETZAWnyryz=..BANRNAVCATETS Troppe parole di commento, lunghe chiose, amplificazioni delle frasi, dei concetti, dei pensieri espressi nelle lettere in questo vo= lume raccolte e scritte a sera, nell’intima tranquillità dei campi di slancio silenti ed oscuri nelle vaste pianure, a tergo dei fronti in agguato, forse nuocerebbero alla semplicità sincera e impareggiabile con cui ci appare e ci si presenta «a nudo» l’anima di questo. soldato: e perciò sarò breve e conciso. Sconosciute virtù di soldate

Intanto la confessione de’ suoi sentimenti, dai giorni lontani in cui imparava a batter le ali sul pacifico campo-scuola di Reims alle ore della neutralità, quando si commuoveva a veder le turbe del po polo milanese cantare gli inni della riscossa e della liberazione; dai giorni di cruccio impaziente al campo di perfezionamento di Le Bourget e poi di Pordenone nei quali soffriva di non poter esser più presso alla guerra che già avvampava sulle Alpi ed oltre Isonzo; nelle vane fazioni di guardia obbligata nel cielo di Udine dal quale non poteva allontanarsi per andare alla ricerca del nemico; nella esplosione di gioia che seguì alla sua prima vittoria del 7 aprile 1916 con la quale non soltanto toglieva all’Austria un aeroplano ma questo regalava intatto e completo alla nostra flotta sì da far spontaneamente ricordare la affermazione del Cid: «Mes parcils à deua fois ne se font porml connattre El pour leurs coups d’essai, ils veulent des coups de maîtres...»; nelle patetiche considerazioni di pietà allo spettacolo dell’atroce morte per fuoco degli aviatori nemici colpiti dalla sua infallibile mitragliatrice, nella espressa ambascia per gli ingiusti rovesci dell’ottobre fatale alla quale egli volle e seppe reagire con una intensificazione mirabile di spirito di combattività, di sacrificio e di eroismo — tutto dice e rivela alla aspettazione ed alla ammirazione nazionale di questo fulmine di guerra che non per inopportuno amore di argomento bensì per comprovata. documentata accettata naturale ammissione e constatazione di fatti e di sentimenti potrebbesi elevare a simbolo ed a personificazione delle più elette e pure virtù di soldato e di combattente. Soldato lo era, e tutto d’un pezzo, di quella disciplina latina che dovrebbe servire d’esempio a tanti italiani per essere degni di godere 1 frutti della pace conquistata col sangue altrui. Tutta la vita di guarnigione di Baracca — prima allievo della scuola di Modena, poi a Roma al reggimento, indi aviatore a Torino e a Milano — lo conferma con le deposizioni di superiori e di colleghi. Era un innamorato-nato della vita militare. A dieci anni trascorreva mattinate e pomeriggi a introfularsi fa