Pagina:Bardi - Discorso sopra il giuoco del calcio fiorentino, 1580.djvu/19

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D E L  C A L C I O. 17

[versione diplomatica]


ne mādino eziādio i bianchi, perche biſogna, che ciaſcuna delle parti faccia ogni sforzo per non perder punto di campo in ſul principio: perche il principio è la metà del fatto. Ma perche ſpeſſe volte interuiene, che a gl'Innanzi il lor diſegno non rieſce, perche li Datori, de quali è uffizio il ſaluare la palla, aiutati da i loro Sconciatori con ſagacità la pigliano, & di ſopra, o di ſotto mano dandole in mano allo aduerſario Datore la rimettono; Dee il buono Innanzi con velocità grande tornare in giuoco; cioè nel mezo, che è fra l'vna, & l'altra fila delli biāchi, & roſſi Sconciatori, accogliendoſi ciaſcuno alla ſua ſquadra, cioè, o à quella della foſſa, o à quella del mezzo, o à quella del muro: perche eſſendo la zuffa ridotta in tal termine più non conuiene, che le ſquadre ſi meſchino inſieme, perche dato che la ſquadra della foſſa inſieme cō l'altra del mezzo ſi meſcoli, o quella del mezzo con l'altra del muro; piu cōmodamente dar potrà il Datore della foſſa, che harà gli Innanzi aduerſarij più lontani, & il Datore del mezzo altreſi, non hauendo gli aduerſarii, che poſſano correre ad impacciarlo, ſenza punto di ſcōcio potra dare alla palla. In ſomma la ſquadra del mezzo (ſecondo che poco innanzi detto s'è) vuole eſſere fornita di giouani di gran gamba, e gran lena, & facendo gran prò per la ſua ſchiera viene à eſſere neceſſarijſsima, perche il ſuo vffizio è il correre per diritto filo alle palle, che à i Datori del mezzo vanno, e per trauerſo à quelle, che alla folla, & al muro ſi conducono. Ma perche le palle, lequali toccano à giuocare à gli Innanzi ſono di due ſorti; cioè quelle, che rimangono nel mezzo, & quelle che dall'vno, all'altro Datore ſoruolando uanno. hauendo già dettoci quelle che reſtano fra li piedi de gli Innanzi, dico che à quelle, lequali per l'aria uanno, gli Innāzi deono eſſere molto auuertiti, & principalmente quelli, che per l'eccellenza di loro intendimento, & prodezza: ſarā-


[versione critica]


ne mandino eziandio i bianchi, perche bisogna, che ciascuna delle parti faccia ogni sforzo per non perder punto di campo in sul principio: perche il principio è la metà del fatto. Ma perche spesse volte interviene, che a gl'Innanzi il lor disegno non riesce, perche li Datori, de quali è uffizio il salvare la palla, aiutati da i loro Sconciatori con sagacità la pigliano, et di sopra, o di sotto mano dandole in mano allo adversario Datore la rimettono; Dee il buono Innanzi con velocità grande tornare in giuoco; cioè nel mezo, che è fra l'una, et l'altra fila delli bianchi, et rossi Sconciatori, accogliendosi ciascuno alla sua squadra, cioè, o à quella della fossa, o à quella del mezzo, o à quella del muro: perche essendo la zuffa ridotta in tal termine più non conviene, che le squadre si meschino insieme, perche dato che la squadra della fossa insieme con l'altra del mezzo si mescoli, o quella del mezzo con l'altra del muro; piu commodamente dar potrà il Datore della fossa, che harà gli Innanzi adversarij più lontani, et il Datore del mezzo altresi, non havendo gli adversarii, che possano correre ad impacciarlo, senza punto di sconcio potra dare alla palla. In somma la squadra del mezzo (secondo che poco innanzi detto s'è) vuole essere fornita di giovani di gran gamba, e gran lena, et facendo gran prò per la sua schiera viene à essere necessarijssima, perche il suo uffizio è il correre per diritto filo alle palle, che à i Datori del mezzo vanno, e per traverso à quelle, che alla folla, et al muro si conducono. Ma perche le palle, lequali toccano à giuocare à gli Innanzi sono di due sorti; cioè quelle, che rimangono nel mezzo, et quelle che dall'uno, all'altro Datore sorvolando vanno. havendo già dettoci quelle che restano fra li piedi de gli Innanzi, dico che à quelle, lequali per l'aria vanno, gli Innanzi deono essere molto avvertiti, et principalmente quelli, che per l'eccellenza di loro intendimento, et prodezza: sarā-


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