Pagina:Bardi - Discorso sopra il giuoco del calcio fiorentino, 1580.djvu/35

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Db’l Cucio* Ararla. Non vieto già io, che il compagno da i torti non fi difenda, e bagnando non fi foccorca, & faccianfi due, e tre man, di pugna, tre con tre, & quat, tro con quattro, & tutti con tutti: Ben e degno di biafimo grande colui,checon brutto, e maligno amm fànafcerea ogni poco l’occafione, & porge a» gioueni, o cui fangui ribollono )l’efca, e il focile delire la riffa* & d’accender il fuoco dell’Ira, &con le troppe mani di pugna il Calcio d.flrugge. Oltre» dicio che § in facendoli alle pugna, l’vna,e 1 aitra federa ab ^ doni la palla,e corra à vedere:perchè quello, che al 1 hea tro fi difdirebbe,s’auuiene molto manco a ì campioni, e ouelli,che ciò fanno fon limili à quei foldati,che Iafcano il c 6battere,& corrono à veder i feriti,& allo alloggiarne tocodurli.-pietàcertameteintépeftiua,&pilofa. Giano fo vedevo d’onde cola fi brutta babbi» tratto l’origine, fenon fe forfèdall’hauere ammeflo alcuni ti oppo gioua ni nel Calcio,iquali poco pratichi, e meno (calta, e nel m 6do nouelli da ogni cofa fi lafciano menomifsima fol* leuare.Per lo córrano fon degni di lode tutti quanti i gm calori del Calcio: poiché per pugna,che fi tocchino, op qualunche forte di feortefia, che in qual fi voglia modo fi riceuano,conto alcuno non ne tengono,anzi i medefimi come fon fuori del Calcio,cenando in compagnia, otròuandofi ne luoghi publici, l’uno all’altro nel v,lo guardandoli le percofle riceuute piaceuolmente fi moflrano,e ridonfi infieme,atto neramente nobile -, perchè fecondo che difopras’è detto l’huomo d’honorenon fi deelafciare,come Fera traportare dal dolore di quelle pcofìe lequali in parte nelfuna l’honore non gli toccano. Quello principalmente fi richiede nel Calcio: perch e ien za quella pace non farebbe vn carreggiamento piaceuo ledi gentilhuomini:ma zuffa rabbiofa di matte belile,& chialtrimenti facelTe rimarrebbe da tute, x nobili della E Citta