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Pagina:Baretti - La scelta delle lettere familiari, 1912 - BEIC 1749851.djvu/16

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di annibale caro a bernardo spina 15

ne può avere fa duopo cercarla in noi medesimi: cioè nella compostezza dell’animo nostro e nel temperamento de’ nostri affetti. Chi sarà composto, chi sarà temperato, s’avrà quella quiete in qualsissia stato, in ogni umana condizione. Chi noi sarà, non ne troverà mai la menomissima briciola, sia la sua condizione, sia lo stato suo qual si vuol essere.

Io non vi negherò già che il fuggire la moltitudine, lo sciorsi dalle soverchie faccende, non sia talvolta cagione, non dirò di riposo, ma d’un certo sollevamento d’animo; e se questo è quello che chiamate «quiete», v’accorderò che vi gioverà. Ma non bisogna, per ottenere una tal quiete, andarvi a riporre in un luogo che sia inquietissimo, come sapete che sono i conventi; né bisogna lo facciate con vostro biasimo, come avverrebbe facendovi frate. Ficcatevi in un ritiro, se ne volete uno a ogni modo; ma non sia perpetuo, non sia soggetto a regole, non sia pieno di schiavitù, perché l’animo dell’uomo è mutabile, né dura mai lungamente in uno stesso stato, e s’annoia tosto così del riposo come del travaglio, sentendo pure nell’interno suo che, se il travaglio lo tormenta da un lato, il riposo lo consuma dall’altro; né il fastidio d’un estremo ci ha a far precipitare nell’estremo opposto. Non vogliate dunque, perché troppo vi travagliaste, riposarvi anche troppo, che ogni troppo è troppo, come l’abbiamo in proverbio.

— Ma come troverò io il giusto mezzo tra il travaglio e il riposo? — Fa egli duopo dirvelo? Travagliatevi assai alcuna volta, e alcuna altra riposatevi assai, e sempre alternamente. E quando siate pur risoluto che la solitudine conduca a tranquillità, non potete voi essere solitario senz’essere frate? Non siate né frate né romito; ma siate uomo e uomo dabbene, amico di Dio, ritirato prima in voi stesso, che sarà pure il più bel convento, il più placido romitorio che sia; e fatevela poscia, verbigrazia, in qualche piacevole villa, co’ vostri libri e carte e disegni e strumenti matematici, e co’ vostri onesti passatempi di musica, di caccia, di pescagione, d’agricoltura, e va dicendo. Cosi godrete un «ozio con dignità», che era il 7ion plus tiltra della beatitudine de’ nostri antichi; e così avrete trovata una religione