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nihil humani.... Ahi maledetto latino! Insomma siam tutti carnali, come diceva il mio portinaio, filosofo a ore perse, e qualcosa bisogna pur condonare a un viaggiatore disturbato nella sua solitudine.
La viaggiatrice si accorse dell’atto, non già del moto involontario da cui era internamente accompagnato, e in quella che stendeva la mano per collocare sulla rete il suo ombrellino, la valigetta e gli altri nonnulla, di cui ognuno ha seco la parte sua in viaggio, cortesemente mi disse:
— No, fumi liberamente, la prego; non voglia scomodarsi per me. —
La voce, un tal poco tremante, era simpatica. Io ebbi una buona ispirazione, e, alzandomi a mezzo dal mio cantuccio, risposi:
— Signora, il fumare è una mala cosa e sono contento ogni qualvolta mi si offre una ragione, o un pretesto, a non farla. —