Pagina:Barrili - Come un sogno, Milano, Treves, 1889.djvu/311

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ami tanto da non voler consolazioni al dolore: meglio così! Non era forse destino? E non sono io venuta a te senza pure avvedermene? Non sono io stata gittata nelle tue braccia da una mano invisibile? Eppure, — soggiunse, fermandosi a mezzo il suo pensiero, con leggiadro ardimento, — non diamo tutto il vanto alla sorte. Se tornassimo ancora al nostro primo incontro, amerei di rifar questa via. Debbo partire e lacerarti il cuore; perdonami! Qualunque cosa avvenga, ci ciamo amati. E non è stato detto.... e non è scritto a caratteri eterni: a chi molto amò molto sarà perdonato? —

Il giorno s’appressava, e quel giorno la donna gentile non era più mia.

Come si lasciasse quell’eremo beato di Grottamare, come io dovessi separarmi da lei nella stazione di Bologna, non mi fermerò a raccontarvi. Mi scoppiava il cuore, e il solo ri-