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Pagina:Barrili - Come un sogno, Milano, Treves, 1889.djvu/74

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di porpora tra alcuni cirri di nuvole capricciose e l’orizzonte marino.

Io ho sempre avuto una gran tenerezza per questo vecchio e tuttavia sempre nuovo spettacolo di una levata di sole. Se è vero che tutti gli appetiti e tutti gli abiti nostri possono ricondursi ad antiche origini, come vogliono i partigiani dell’atavismo, si può quasi giurare che sia in me qualche goccia del sangue dei primitivi Sabei. Amo il sole che abbellisce il creato, riscalda il mio sangue e matura i grappoli della vite, e non mi lagno troppo se in pari tempo fa zufolare le serpi e cantar le cicale. Non c’è bene, a questo mondo, senza la sua parte di male. E gli uomini, poi, son essi fior di farina? Pure, anche la madre terra li comporta, sebbene, come diceva Teofilo Gautier, buon’anima sua, ça gâte le paysage.

Amo il sole, l’ho detto; l’amo, e lo rivedo