Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 74 — |
— «Il tuo collo somiglia la torre di David, edificata per gli esercizi dell’armi.» —
L’amico tirò giù due pennellate di biacca.
— Eccoti contento; — mi disse, accennando i merli in capo alla torre e qualche feritoia nel mezzo. — Se vuoi, ci appendo anche dintorno «tutte le targhe dei prodi.»
— Sicuro; ci faranno l’effetto d’una collana. Appunto per questo le ha messe il poeta. Ed ora, aggiungi sotto la fontanella, qui, dalla gola, «due caprioletti gemelli che pasturano tra i gigli.»
Il pittore intinse da capo il pennello nella biacca e segnò i gigli con due bei caprioli nel mezzo.
— «Eccoti bella, amica mia, eccoti bella;» — gridò l’amico, scostandosi dal cavalletto per ammirare da lungi l’opera sua. — «Chi è costei che apparisce simile all’alba, bella