Pagina:Barrili - Galatea, Milano, Treves, 1896.djvu/347

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— Sì, a cercare di Lei, e gli ha risposto il signor Filippo che Lei era ammalato, perciò volesse parlare con lui, che faceva lo stesso; tanto erano amici. Non gli è parso che fosse la medesima cosa, e se n’è andato borbottando. Oggi è tornato, ha borbottato dell’altro, e il signor Filippo lo ha condotto fuori facendo gli occhiacci. Se quell’altro ha delle idee, se le levi di testa, perchè non mi par uomo da stargli a petto, no davvero. —

Il conte Quarneri! Che cosa viene a borbottare da noi? che cosa voleva da me? E sopra tutto, perchè è capitato in Corsenna? Richiamo il servitore, che era già tornato alle sue faccende.

— Dimmi, Pilade; son venute signore al Giardinetto, dacchè ci siamo picchiati?

— Sì, sor padrone. La prima è stata la chioccia con tutta la sua covata; voglio dire la signora Berti, con le tre pollastrine e i due galletti. Poi le signore inglesi, come dicono, quantunque la mamma sia fiorentina, e la figliuola di non so dove, ma certamente italiana.