Pagina:Barrili - Galatea, Milano, Treves, 1896.djvu/377

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vede appunto quel rigagnolo che attraversa la strada.

— A caso? Non l’aspettava, come aspettava oggi?

— Sull’onor mio, e per il conto che io faccio della sua stima, non l’aspettavo. Scendevo dal bottaccio, mi avviavo da questa parte, quando improvvisamente l’ho veduta. Giuro inoltre che se fossi stato in tempo di cansarmi, l’avrei fatto; e con che gusto, se lo può figurare.

— Io, veramente, non mi posso figurar nulla. E poi? dove sono andati?

— Vuole che rifacciamo la strada, signorina? A passo a passo le racconterò ogni cosa, come l’ho scritta nel mio memoriale, ch’Ella non ha voluto leggere.

— Lasciamo stare il suo memoriale; ne parleremo poi. E andiamo rifacendo la strada, che tanto è la mia per salire a Santa Giustina.

— Non tutta; — risposi. — Bisognerebbe salirci dall’altra parte, se mai, passato l’argine dell’Acqua Ascosa.