Pagina:Barrili - Galatea, Milano, Treves, 1896.djvu/378

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— E così faremo; — conchiuse ella, che aveva rotto il ghiaccio oramai, e appariva risolutissima. — Prima di tutto, saltiamo questo rigagnolo, come avrà fatto quell’altra.... Immagino che non avrà voluto immollarsi la punta degli scarpini.

— Non so, non ho badato. Le ho già detto ch’ero molto seccato dell’incontro, e per conseguenza confuso. Ed ecco, proprio qui, imbattendosi in me, mi chiese dove fosse l’Acqua Ascosa. Che cosa avrebbe fatto Lei ne’ miei panni?

— L’avrei accompagnata, ci s’intende.

— Così feci, risalendo con lei questo po’ di sentiero, di fianco alla ruota del mulino; e di là, poi, conducendola sul ponticello che cavalca la caduta dell’acqua.

— Ed ecco, ci sono anch’io; — disse ridendo la signorina Wilson.

— Ma Lei ora mi precede, e soffrirà che io passi avanti per rifarle questo importante episodio. La signora aveva paura, molta paura, ed io dovetti prenderla per mano.

— Così?