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Collini; quanto avete dato al Garasso, per cavarne questi segreti?
- Dugento lire.
- È troppo salato, il vostro segreto. Io invece so tali cose del Garasso, che egli viene da me come la biscia all’incanto, e mi spiffera tutto, parendogli grazia che io voglia star zitto sui fatti suoi.
- Ma io non sapevo nulla di ciò; - sì provò a dire il Collini, mortificato. - Voi, padre mio, la sapete più lunga....
- Del diavolo, volevate dire? Sia pure. Il Garasso, tanto che lo sappiate, ha dimestichezza con una certa combriccola di ladri, che la Questura non è anche venuta a capo di scovare, e tiene il sacco a costoro, nascondendo o facendo vendere alla cheta qua e là i frutti della loro industria.
- Che cosa mi narrate voi mai, padre Bonaventura! E coi guadagni che farà certamente in questo ramo di commercio, ha egli bisogno di giuocare? Io so che il suo denaro egli lo manda a male a picchetto e a biliardo.
- Lo sapete! Ve lo avrà detto egli. Io so invece, e l’ho di buon luogo, che non è un giuocatore sfortunato. Il biliardo e qualche partita a picchetto non sono poi la botte delle Danaidi. C’è anzi qualche luogo riposto dove si giuoca alla carrettella e alla roulette, e dove il Garasso ha trovato il filone di una miniera; ma ci vuol altro a saziare le voglie della Violetta!
- Della Violetta? Chi è questa Violetta?
- Ah, non lo sapete? È una mala femmina, molto bella e molto capricciosa. Si fa chiamare così, per scimiottare quella tal donna che hanno messa sul teatro.
- La Traviata?
- Sì, che è una figlia naturale della Signora delle Camelie.
- E voi dite che il Bello....
- È innamorato fradicio di questa donna, e tutto il danaro che egli ruba agli altri, passa per le mani della Violetta, come pel buco dell’acquaio!
- E la signora Momina non ne sa nulla?
- Bravo! se lo sapesse, gli caverebbe gli occhi. Quella vecchia peccatrice è pazza del marito, e gli dà anche una parte de’ suoi denari, perchè la sfoggi cogli amici e tiri innanzi a volerle bene. Anche costei ci ha trovato la penitenza de’ suoi peccati, in quel suo bel maritino; e chi sa che un bel giorno egli non le faccia scontare tutte le sue ladrerie!... -