Pagina:Barrili - I rossi e i neri Vol.1, Milano, Treves, 1906.djvu/284

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- E poi, è certo ugualmente che non si vuol far male a nessuno. Noi non miriamo ad altro che a domare le creature ribelli, a diventar terribili, e metter fuori di sella gli scemi.

- Sì certo! Ma come?

- Aspettate; ho appena cominciato. Ognuno di voi saprà che il conoscere il segreto di taluno vi rende in certo qual modo padrone di lui.

- Sì, - gridarono tutti, - è cosa nota.

- Adagio, signori! La massima è vera, ma non riesce sempre sicura nella pratica. Molte volte, anzi il più delle volte, questa padronanza non è intiera, epperò non torna efficace. Perchè? Ve lo dirò io. Perchè di questo tale non conoscete interamente il segreto. Vi pare di averlo colto, e non ne scorgete che un lato. Il segreto, o signori, è come un poliedro, figura geometrica, che offre molti lati allo sguardo, e ogni riguardante ne vede uno, o due, o tre, ma non tutti veramente se non andandogli in giro; la qual cosa non tutti possono, o non credono utile di fare. Ora questa utilità nel caso nostro è provata, e per evitare il pericolo del non potere, bisogna che ciò che molti vedono e sanno dei segreti di una tale, sia messo in comune. Uno per tutti e tutti per uno, è l’impresa del progresso in ogni cosa. Se ognuno di noi avesse a farsi le sue camicie, i suoi stivali, i suoi vestiti, e anzitutto farsi la tela per le camicie sullodate, conciar la pelle per gli stivali, tessere il panno pei vestiti, e via di questo passo fino alle prime preparazioni della materia, io penso che andremmo tutti nudi come all’uscita del paradiso terrestre. Uniamoci, o signori; facciamo un potente sodalizio a nostro vantaggio particolare. -

Gli ascoltatori tutti erano rimasti ammirati per tanta saviezza dell’oratore, e in cuor loro già lo avevano nominato presidente della nuova società, di cui metteva così profondamente le basi.

- Avete dunque capito; - proseguì egli, pigliando ansa a ragionare della impressione che il suo discorso faceva, - qui bisogna lavorar tutti per modo che i segreti delle belle, delle loro famiglie, dei loro aderenti, siano studiati, vagliati, e notati sul libro mastro della società, e ogni giorno la mèsse delle nostre scoperte si accresca, formando come un vasto granaio pei tempi di carestia.

- La pensata è buona, - interruppe uno degli undici, - ma vedo molto difficile il mandarla ad effetto. Per giungere a quello che tu dici, in una sola città, ci vorrebbero