Pagina:Barrili - I rossi e i neri Vol.1, Milano, Treves, 1906.djvu/315

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in chiacchiere. I nostri eroi sono giunti presso le porte degli Archi, e barattando alcune parole di nessun conto, sono saliti, per l’erta di Santo Stefano, alla spianata dell’Acquasola, dove non hanno altri testimoni che i radi lampioni a gas confusi tra i filari delle robinie e dei platani, e non sono turbati da altro rumore che quello della vasca, il cui largo zampillo canta assiduamente nel mezzo.

- Eccoci giunti, Garasso! - esclamò il Guercio fermandosi prudentemente presso la siepe della vasca anzidetta, dove il frastuono dell’acqua spegneva la sonorità della voce. - Che cosa avete a dirmi di nuovo?

- Di nuovo, nulla; abbiamo da intenderci chiaramente su quello che sapete. Il colpo è per domani, alle dieci di sera, e bisogna che io possa contare su voi.

- Non dubitate; il Bastiano è puntuale come il banco Parodi. A proposito, e voi, come state a memoria?

- Che cosa volete dire? Ho io dimenticato qualcosa?

- Ma.... mi par bene. I cum quibus.

- I cum quibus ci sono.

- Sta bene, ma quanti? Io li amo molto, i cum quibus!

- Anch’io; - rispose il Bello, ridendo.

- Appunto perchè so che li amate voi pure, - soggiunse il Guercio, - vorrei vederli e contarli, prima di fare il colpo.

- Non vi fidate di me? - chiese il Bello.

- Sì e no; - rispose Bastiano. - E non credo già di farvi torto. Vedete, io non mi fido neanche delle mie mani, perchè le conosco, e sto per dire che se potessero, le ingrate, ruberebbero perfino a chi le mantiene da trentacinque anni.... salvo errore.

- Quand’è così, - ripigliò il Bello, - non dico altro. Ma vi ho già raccontato l’altro giorno che l’amico non dà fuori i quattrini se non a colpo fatto. -

Il Guercio crollò il capo, a queste parole, e messe le labbra in moto per masticarsi la saliva.

- Che diamine, Bastiano? Voi non ragionate più, ora! - soggiunse il Garasso.

- Intendiamoci; - rispose l’altro, dopo un po’ di silenzio. - Io ci ho gusto a quel giuoco, e già ve l’ho detto. Indossar l’onorata divisa, figuratevi! questa fortuna non capiterà mica ogni giorno....

- E notate che non c’è risico; - interruppe il Bello. - Avrete da vestirvi nella casa medesima, al primo piano, di guisa che non ci sarà da uscire per via, nè da esser