Pagina:Barrili - I rossi e i neri Vol.2, Milano, Treves, 1906.djvu/244

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a sostenere lo sguardo dell’avversario, il cui volto, infiammato dallo sdegno, era una spanna dal suo. E la mano discese, rovinò sulla spalla del gesuita, facendolo vacillar sulle ginocchia, per la forza del colpo.

- Rettile! - aggiunse lo sconosciuto, mentre con quella istessa mano lo spingeva sdegnosamente contro la parete.

Un singhiozzo della marchesa, che era rimasta spettatrice di quella scena, richiamò ad altre cure il suo difensore.

- Perdonate, signora! - diss’egli, volgendosi a lei con voce di repente mutata. - Per cagione di questo signore, dimenticavo di dirvi che vostra figlia ha bisogno di voi. Degnatevi di accettare il mio braccio. -

E aiutata cortesemente la marchesa ad alzarsi dal sofà, sul quale era rimasta accasciata, l’accompagnò, confusa, smarrita, fino a quell’uscio, dal quale gli era comparso pur dianzi nel salotto.

Bonaventura si mosse a sua volta, anzi spiccò un salto verso l’uscio che metteva all’anticamera. E già egli era per girar la maniglia, allorquando l’altro, che stava alzando la portiera per far passare la signora nella Camera attigua, lo fermò con queste parole:

- Badate, padre Gallegos! C’è in anticamera un valletto che ha per costume di lasciar entrare, ma non di lasciare uscire così facilmente, come potreste creder voi ora. Il mio Sindi è fedele come un cane, ma ci ha il vizio di mordere. -

Il gesuita tornò indietro scornato. L’altro, intanto, lasciato ricadere il lembo della portiera, veniva alla sua volta, in mezzo alla sala.

- Ah, il duca di Feira! - mormorò Bonaventura, che ricordava allora le parole del nuovo valletto da lui interrogato in anticamera.

- Sì, padre, egli in persona, capitato a Genova in buon punto per scompigliare i vostri disegni.

- Come c’entrate voi? - chiese il gesuita.

- È un mio segreto, ed io non ho la pretensione d’insegnare a voi che i segreti si custodiscono gelosamente. -

Bonaventura si morse le labbra; egli padrone di tanti segreti, non possedeva questo, che doveva essere dei più rilevanti, poichè aveva condotto quell’uomo tra’ suoi piedi, a guastargli un’impresa così bene avviata.

- Son prigioniero qui dentro? - diss’egli, dopo un istante di pausa.

- No, in fede mia; - rispose il duca di Feira. - Che