Pagina:Barrili - I rossi e i neri Vol.2, Milano, Treves, 1906.djvu/245

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cosa farei d’una vipera come voi? Un farmacista se ne gioverebbe per le sue infusioni; io, che non ho infermi da risanare, ma soltanto amici da custodire contro i vostri morsi avvelenati, non vi terrò oltre il tempo bisognevole per istrapparvi i denti.

- Che cosa intendete di dire?

- Eccovi un altro segreto; ma questo lo indovinerete voi stesso tra breve. Ragioniamo un tratto, e sedete senza timore. Sono più forte di voi; posso stritolarvi con queste mani, ma non abuserò della mia forza. -

Così dicendo il duca di Feira si assise egli stesso, ma in Guisa1 da aver gli occhi verso l’entrata del salotto.

- Avete vinto; - bufonchiò il gesuita. - Che volete ancora da me?

- Una cosa da nulla; che mi diciate che cosa farete quando sarete uscito di qui. -

L’inchiesta sarebbe parsa fanciullesca a Bonaventura, se egli non avesse pensato che chi la faceva era il duca di Feira, il suo fortunato avversario, il suo vincitore. Essa, per verità, gli parve strana; laonde rimase mutolo, guardando il duca co’ suoi occhi grifagni, quasi volesse leggergli nell’anima la risposta, cagione di quella dimanda.

- Animo, via; - soggiunse il duca; - che cosa farete?

- Io?... - disse Bonaventura. - E voi, così avveduto come siete, non potete argomentarlo?

- Sì, sì, lo capisco: penserete a vendicarvi. Ma come? questo amerei sapere da voi.

- Signor duca, - notò il gesuita; - non avete voi detto poc’anzi di averci i vostri segreti? Anche io n’ho la mia parte.

- Benissimo, e li custodite gelosamente?

- Sicuro.

- Abbiate le mie congratulazioni2. Io dunque, poichè non volete dirmeli, sarò costretto a scoprirli da me.

- In che modo?

- Segreto per segreto. Ditemi che cosa farete per vendicarvi; io vi dirò quel che farò per iscoprire i vostri maneggi. E non è una vana promessa, la mia; poichè ne ho scoperti già tanti, laddove voi nulla sapete di me. Non vi torna? Sia come volete. Cercate a vostra posta di vendicarvi, padre Gallegos; mettete in piazza, infamate liberamente la donna che avete amata e desiderata; siate fellone all’onore; ciò vi risguarda. Io intanto, per vostro vantaggio, vi consiglio a sfrattare da questa città, dove non c’è più aria per

  1. Nell’originale "giusa".
  2. Nell’originale "congratulizioni".