Pagina:Barrili - Il prato maledetto, Treves, 1896.djvu/149

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ritto feudale, su cui ci sarebbe da scrivere un libro intiero, se già non se ne fossero scritti parecchi.

Rainerio aveva dunque ragione, quando prometteva alla bianca Getruda ch’egli avrebbe immaginato ben altro, per vincere la ritrosia del padre di lei.

Il giorno stesso che quel dialogo era occorso tra lui e la fanciulla, Rainerio partiva sollecito, con buona scorta d’uomini armati, alla volta d’Acqui, recando al conte Anselmo un bel sacchetto di cuoio, pieno d’oboli d’oro. Le visite a mani vuote non sogliono piacer troppo ai padroni; ed è bene andare con le offerte quando si ha qualche cosa da ottenere.

Il castellano, del resto, non offriva niente del suo; solamente portava un mese prima del solito quella parte degli annui tributi che gli aldioni e i censuarii della contea pagavano sempre in arretrato, dopo fatte le ultimo vendite delle provviste invernali; delle castagne, per esempio, delle legna e del carbone, che erano il reddito più forte e più sicuro di quelle montuose regioni.