Pagina:Barrili - Il prato maledetto, Treves, 1896.djvu/150

Da Wikisource.

— 144 —


Cinque giorni dopo, alla metà d’un bel mattino di festa, sulla piazza dalla chiesuola di San Donato, mentre la gente dei dintorni esciva dai divini ufizi, fu veduto comparire il naso rosso e bitorzoluto di Scarrone, banditore della Camera comitale.

Era a cavallo, il magnifico uomo, e pareva Sileno, educatore di Bacco. E lo seguiva ad onore una compagnia di dieci scherani, o masnadieri, nei quali vi è permesso di riconoscere, da scara e da masnada, antichissime voci, i servi di un conte, ammessi per grazia sua al servizio militare, da cui per regola generale tutti gli uomini di condizione servile erano in principio respinti.

Scarioni, o capi di scara, di schiera, di squadra, erano i servi maggiori, preposti al manipolo.

— Un bando! — gridarono i villici, turbati da quella vista inattesa. — Un bando del nostro signore, che Dio guardi! Che sarà? Una nuova taglia, forse? —

Scarone spinse il cavallo nel mezzo della folla, e impugnata la tromba che portava ad