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Pagina:Barrili - Il prato maledetto, Treves, 1896.djvu/287

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cia stravolta. Il poveraccio non aveva fatto in tempo per darsela a gambe, come i suoi famigli, che avevano meno ventre e meno pappagorgia di lui; perciò s’era appiattato.

— Ebbene, mastro Scarrone! — ripigliò Legio, accostandosi a lui, e mettendogli una mano sulla spalla. — Ritto, perbacco, che bisognerà muover le gambe.

— Mio signore, per pietà! — balbettò il vecchio banditore. — Sono un padre di famiglia. Ti supplico, non mi prendere la vita!

— E che ne farei io della tua vita? Della tua tromba ho bisogno; ed anche della tua testimonianza. Di tante persone che hanno assistito alla gara, tu solo rimani a far fede della mia vittoria. Sei il banditore; devi precedermi ed annunziare a Croceferrea che io ho guadagnata la sposa.

— Guadagnata, sì, guadagnata; — borbottò Scarrone. — E come! con quella falce così lunga!...

— Sicuro, con quella falce così lunga. E scommetto che ti è sembrata una cosa strana, un sortilegio, una magia....