Pagina:Barrili - Il prato maledetto, Treves, 1896.djvu/288

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— Eh, mio signore, perdonami, ma questo ho pensato. Se tu non sei il.... quel personaggio in carne ed ossa, certo hai avuto da lui un potere sovrumano.

— Ecco i frutti dell’ignoranza, o Scarrone! O il diavolo, o un negromante, non è vero? e non sai escire di lì. Se tu conoscessi le virtù delle piante e tutti i segreti della natura, non ti smarriresti, come fai, tra le corna di questi dilemmi.

— Mio signore, tu hai falciato così lungo c così presto!

— E sta benissimo; l’una cosa è la conseguenza dell’altra. Ho falciato presto, perchè ho falciato lungo. Ed ho falciato lungo, perchè alla mia falce avevo adattato per manico un tronco di salcio. Ma tu non conosci le proprietà singolari del salcio; e qui sta la tua grande ignoranza, o Scarrone. Ascoltami, dunque, trombettiere enorme ed impara. Il salcio, per tua norma, è albero sacro, che ha avuta la virtù di allungarsi, dopo che i suoi rami son serviti a sostenere le arpe dei più lunghi salmisti che si conoscano. Aggiungi che il suo