Pagina:Barrili - Il prato maledetto, Treves, 1896.djvu/289

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tronco è stato inaffiato dalle lagrime e dal sangue di dodici tribù fatte schiave in Babilonia. Non hai tu mai reciso un ramo di salcio? Prova, e vedrai che il taglio si colora presto di rosso. Quello è il sangue del popolo Ebreo, mi capisci? del popolo Ebreo, che moriva super flumina Babylonis, fitto come le mosche. Dunque, ritornando al salcio, il suo tronco si allunga, solo a cantargli il primo versetto di uno di quei salmi che ha in pratica. Di quante braccia vuoi che s’allunghi, esso ti ubbidisce subito, ad un versetto per braccio. Eccoti il gran segreto, che è conosciuto da tutti i rabbini dei Giudei. Si capisce che non lo dicono ai Cristiani, loro nemici giurati. Ma la cosa è così, come io ti racconto, per levarti quella gran paura di dosso. Animo, dunque, banditore! andiamo a Croceferrea, per salutare la sposa. Qui, per intanto, non si beve; mentre lassù non ti potrà mancare un’anfora di buon vino. —

Intronato da tutte quelle chiacchiere, il banditore non sapeva più che pensare. Legio non era il diavolo; non era un negromante; aveva