Pagina:Barrili - Il prato maledetto, Treves, 1896.djvu/84

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al cane e l’altro alla macchia; Dodone vide il castellano fermarsi ancora davanti alla casa e scambiare quelle poche parole con la sua ambiziosa figliuola; perciò, a mala pena il castellano Rainerio si fu allontanato dall’aia, andò egli verso Getruda.

— Che cosa ti lui detto il castellano? — le chiese.

— Padre mio.... che vuoi tu che mi abbia detto?

— Che sei bella, non è vero? —

Getruda abbassò gli occhi, intenta a far girare il suo fuso.

— E tu lo hai creduto, non è così?

— Padre mio.... son cose che tutti gli uomini dicono.

— E da un uomo solo si ascoltano; — replicò il vecchio Dodone. — Da un uomo solo; m’intendi? e dall’uomo che tuo padre avrà scelto per te. Questo che io ti dico per l’autorità paterna, ti può ripetere il canonico Ansperto, in nome della legge divina.

— Io non dò retta a nessuno; — disse Getruda, umiliata dal piglio sdegnoso del vecchio.