Pagina:Bartoli - Dell'uomo di lettere I.djvu/41

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questo almeno se n’ha, che la retta Filosofia tanto imperio può darci sopra gli affetti, che, s’ella non incanta il senso a’ dolori né ci rende stupido l’animo per non sentirli, certo non lascia che egli o si abbandoni come disperato, o s’impazienti come infastidito, o per molta tempesta, che gli muovano le miserie del corpo, perda mai o intorbidi la pace del cuore.

Or dunque eccovi un Savio infermo. Eccovelo, dirò, teso su un letto, ma posto in una nave; non fra le febbri ed i dolori d’una gagliarda infermità, ma fra le le voragini e i marosi d’una lunga e ostinata tempesta. Che si dibatta la vela, che gemano i fianchi, che tremi l’albero, che tutta da poppa a proda cigoli e si risenta la nave, questo non è pericolo di rompimento, è condizione di marca. La pratica del piloto e la prontezza de’ marinai la condurranno, non vo’ dir quieta fra tanti tumulti, ma fra tanti pericoli sicura. Sieda pure al maneggio dell’animo e al governo degli affetti timoniera la Sapienza, che in una, quantunque esser possa, fiera tempesta di pene, dove altri romperebbe, guiderassi un Savio infermo, se non con la bonaccia delle calme, almeno con la sicurezza del porto.

Vedrete in un corpo abbattuto un’animo sì ritto, in un corpo sconcertato un’animo si composto, che vi parrà che in un solo uomo sieno due persone, una di Filosofo, e l’altra d’Infermo. Questa, come i fianchi dell’Olimpo ingombrati da nuvole, bagnati da piogge, e traforati da fulmini; quella, come l’alta sua cima, olio sempre gode il cielo, sereno, sempre vede o il Sole o le stelle. Quella, quasi una nuvola, che si strugge e si distilla in pioggia; questa, come una Iride, allegra nella malinconia, e ridente nel pianto.

Che se volete saper come ciò avvenga, ditemi: La tranquillità dell’animo non giova ella alla sanità del corpo? Sono sì uniti insieme, che l’un si risente dell’altro, e (come avviene alle corde tirate all’unisono) se l’un si tocca, l’altro ancorché non toccato si muove. Sono gli affetti dell’animo i venti, gli umori del corpo il mare; mentre i venti imperversano il mare si sconvolge e si mette