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132 l’assalto prodigioso


falcone, dal Monte Sei Busi a Duino. Tutto il giorno è durato il cannoneggiamento. Alla sera le nostre fanterie svilupparono un vigoroso assalto ad oriente di Monfalcone, conquistando d’impeto le alture tanto contese che ci separano dal valloncello della Pietra Rossa. Presero sulle vette espugnate 147 prigionieri, resisterono al lancio di bombe a gas asfissiante, respinsero i primi contrattacchi. Ma alla notte il nemico lanciò delle masse fresche, superiori di numero, e i nostri ripiegarono nelle trincee di partenza. L’azione dimostrativa era riuscita. Tanto più riuscita in quanto che essa aveva l’apparenza di un insuccesso. La potenza della controffensiva austriaca dimostrava che rilevanti forze nemiche erano state attirate in quel settore.

Per tutta la giornata di ieri il bombardamento nostro ha continuato a battere la zona di Monfalcone. Stamani, improvvisamente, l’uragano delle artiglierie italiane è scoppiato su tutta la fronte goriziana, dal Sabotino al mare. Alle sei e tre quarti hanno tuonato i primi colpi. Alle otto, centinaia di batterie di ogni calibro erano in azione.

Tutta la campagna si è rivelata piena di cannoni sagacemente nascosti. Ovunque si guardasse si vedeva uno sprizzare di vampe nel verde, fra le vigne incolte della pianura, nelle