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marciano con entusiasmo sulla terra conquistata, in un paesaggio di orrore.

La nostra avanzata sulle vette ha percorso oltre due chilometri. La nostra estrema sinistra gravita ora al nord di Castagnavizza. La lotta continua alla destra. È scesa la sera. Centinaia di razzi salgono laggiù fra le nubi di fumo. L’oscurità è piena di balenìi. Nel Vallone buio echeggiano confusi gridi di esultanza. Si respira come una vampa di vittoria.


LA MANOVRA VITTORIOSA

Zona di guerra, 4 novembre.

È il terzo giorno di lotta. La grande battaglia non ha soste. Quando il combattimento sembra languire in un punto, ridivampa in un altro. Si succedono ammassamenti di truppe, schieramenti, avanzate, manovre, assalti, con una continuità stupenda. L’entusiasmo dà ai nostri magnifici soldati delle energie sovrumane.

Se invece che sopra una selvaggia terra di desolazione si combattesse su territori fertili cosparsi di luoghi abitati, avremmo una impressione più precisa della conquista per i nomi conosciuti dei villaggi, dei borghi, dei paesi, successivamente occupati. Una enumerazione di