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26 | come fu sventata l'offensiva nemica |
sarebbe stato disfatto da un esercito nuovo, fresco, formatosi di sana pianta senza aver indebolito sensibilmente il resto della fronte, sorto come per incantesimo con tutte le sue artiglierie e tutti i suoi servizi, un quinto esercito più forte degli altri, ideato, organizzato e concentrato, completo e pronto all’azione, in dieci giorni.
Gli austriaci avevano cominciato a rafforzare la loro fronte del Trentino alla fine di novembre. Alla metà di marzo iniziarono la preparazione definitiva della loro azione, che doveva sferrarsi alla metà di maggio. A parte quelle disposizioni nostre che erano destinate a contenere l′offensiva sugli Altipiani, come l′hanno contenuta, in dieci giorni noi avevamo forgiato l’arma che avrebbe dovuto colpire a morte il nemico nel momento stesso in cui esso poteva credersi definitivamente vincitore. Cadorna aveva aggiunto questa corda al suo arco, per un ultimo colpo, ardito e irresistibile.
L’offensiva austriaca nel Trentino non ha sorpreso. Era preveduta; ma lo era nelle proporzioni che sembravano logicamente definite dalla natura del terreno, e sopra tutto dalla situazione generale degli eserciti. Il nostro Comando Supremo faceva al nemico l’onore di ritenerlo abile. Non si poteva immaginare che, oltre alle difficoltà e ai pericoli che presentava l’impiego di masse sterminate in una strozza-