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come fu sventata l'offensiva nemica 27


tura di valli, su regioni impervie prive d’acqua e povere di strade, gli austriaci non considerassero il rischio al quale si esponevano sguernendo di uomini e di artiglierie la fronte orientale, dove la Russia accumulava da tempo nuove truppe e nuovi cannoni. L’orgoglio e il disprezzo del nemico hanno perduto gli austriaci. Essi non credevano di essere fermati sulla inospitale soglia italiana. Pensavano di sfondare d’un colpo tutte le difese e di passare subito; gli Altipiani erano nel loro intendimento un terreno di varco. E supponevano la Russia ancora prostrata dai colpi subiti lo scorso anno. Non hanno creduto alla realtà dei preparativi russi. Riposavano sulle informazioni tedesche che davano la Russia come incapace di qualsiasi ripresa offensiva.

Benché l’entità dell'azione austriaca fosse ritenuta meno grave nelle previsioni del Comando Supremo, delle grandi disposizioni di difesa erano già prese, che alla prova si sono dimostrate efficaci. Varie divisioni fresche e alcune decine delle migliori batterie si erano portate a rinforzo della fronte minacciata, il cui arretramento era tuttavia considerato inevitabile.

Avevamo una fronte di attacco, inerpicatasi sulle formidabili fortificazioni permanenti del nemico, dominata quasi da ogni parte, che poteva forse trattenere un po’ l’avversario e dis-