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38 nella regione riconquistata


mese di occupazione a scavare trincee e a piantare reticolati per difendersi in caso di un ritorno troppo frettoloso.

Tutto il risultato che esso ha ottenuto è stato di perdere nel Trentino oltre 160 000 dei suoi migliori soldati. Queste perdite, aggiunte a quelle avute in Volinia e in Bucovina, superano di molto l’attuale riserva austriaca. L’esercito austriaco è dunque in perdita, intacca il suo capitale d’uomini, non può più colmare i vuoti. Ciò vuol dire che da questo momento gli sarà sempre più difficile assumere un’offensiva in grande stile.

È costretto a difendersi, per ora. E fino a quando?


NELLA REGIONE RICONQUISTATA.


Vicenza, 3 luglio.


Il Cengio, brullo e maestoso, avanza sulla valle dell’Astico i suoi fianchi dirupati, sporge grigi bastioni di roccia come una immensa fortezza, e gli austriaci, i quali, dopo avere investito la montagna dalla conca di Asiago, erano riusciti dopo lunghi e sanguinosissimi sforzi a salire da declivio a declivio fino all’orlo dell’abisso e ad annidarvisi, debbono aver sofferto una specie di supplizio di Tantalo.

La bella, la dolce, la incomparabile pianura vicentina apriva sotto a loro lo sterminato e